Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato per milioni di utenti Windows 10 in tutto il mondo. Il 14 ottobre 2025 segnerà infatti la fine del supporto gratuito per il sistema operativo più utilizzato a livello globale, lanciato nel 2015. Questa scadenza rappresenta un momento cruciale, spingendo aziende e utenti privati a valutare il futuro dei propri dispositivi e a pianificare con attenzione la strategia da seguire.

La decisione di Microsoft non sorprende: Windows 10 si avvicina al traguardo dei dieci anni di attività. Nonostante gli aggiornamenti regolari nel tempo, la piattaforma non ha ricevuto cambiamenti significativi dal maggio 2020, data dell’ultimo aggiornamento principale prima del lancio di Windows 11. Da quel momento, l’attenzione dell’azienda di Redmond si è spostata completamente sul nuovo sistema operativo, che ha già visto l’arrivo di tre versioni successive.
Con la fine del supporto gratuito fissata al 14 ottobre 2025, gli utenti di Windows 10 si trovano davanti a un bivio: aggiornare i dispositivi compatibili a Windows 11, acquistare nuovi PC o notebook già equipaggiati con il nuovo sistema, oppure valutare soluzioni alternative. Per chi possiede hardware relativamente recente, l’upgrade gratuito a Windows 11 è la scelta più semplice e vantaggiosa. Tuttavia, i severi requisiti minimi richiesti potrebbero tagliare fuori molti dispositivi ancora funzionanti, ma non più compatibili.
Per aiutare gli utenti a verificare la compatibilità, Microsoft ha rilasciato l’app “Controllo integrità PC” (PC Health Check), utile per capire se un dispositivo può supportare Windows 11. In linea generale, i PC acquistati dopo il 2018 dovrebbero essere compatibili, mentre i modelli più datati potrebbero necessitare di aggiornamenti hardware o, in alcuni casi, di una sostituzione completa.
C’è però una terza opzione, pensata soprattutto per aziende e utenti che intendono restare su Windows 10: il supporto esteso a pagamento. Questa formula permetterà di ricevere aggiornamenti di sicurezza fino al 2028. I dettagli sui costi per il pubblico non sono ancora stati annunciati, mentre per le organizzazioni è previsto un sistema di tariffazione variabile, in base al numero di dispositivi da supportare.